Il celebre motto “Per aspera sic itur ad astra” (traduzione: attraverso le difficoltà si arriva alle stelle) è solitamente attribuito a Seneca ma le fonti sono più numerose e varie. Soprattutto, il motto non compare nei testi antichi così come tramandato.
Nell’Hercules furens (437), Seneca scrive:
Non est ad astra mollis e terris via
Traduzione: “Non c’è una via facile che va dalla terra alle stelle”
Nell’Eneide (IX 641-642), Virgilio scrive:
macte nova virtute, puer, sic itur ad astra, / dis genite et geniture deos
Traduzione di Luca Canali: “Viva il tuo nuovo valore, fanciullo; così si giunge agli astri, o generato da dei e destinato a generare dei”
Ancora Virgilio scrive nell’Eneide (XII, 892-893) :
Opta ardua pennis / astra sequi clausumque caua te condere terra.
Traduzione: “Scegli di volare lassù verso le alte stelle o di nasconderti nel cuore della terra”
Modi di dire altrettanti celebri, con significato analogo, sono:
- “Per angusta ad augusta” (Traduzione: “Per via angusta, cioè attraverso le difficoltà, a cose auguste, cioè eccelse) che l’Enciclopedia Treccani riconduce a Ernesto di Brandeburgo.
- o la massima ascetica “Per crucem ad lucem” (Traduzione: “Attraverso la croce si giunge alla luce”).
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